Un dato di fatto, Maggio è un mese bellissimo ma comincia a portare, assieme a un indiscutibile vigoroso rigoglio, problemi, 3 più tipici: parassiti animali es pidocchi e cocciniglie altri dei quali per ora pare non esserci traccia alcuna, esplosione delle erbe spontanee, dette infestanti, attivazione di funghi parassiti, i più comuni peronospora e oidio, detto mal bianco che storicamente si curano rispettivamente con rame e zolfo. Il primo, la peronospora, è già presente sulle foglie dei pomodori, le melanzane non le ho guardate ma in genere sono ben più resistenti e semmai lo prendono più avanti. A Gianni e forse a Massimo ho mostrato come riconoscere le foglie malate che nella prima fase in genere stanno in basso. Queste vanno tolte ma non lasciate né a terra né in un contenitore della spazzatura perché diffondono le spore. Quindi chiederei a tutti se vi è possibile mettete in tasca le foglie e gettatele appena fuori dal campo, mi rendo conto che sia una richiesta bizzarra. Stiamo studiando dei prodotti che siano alternativi al rame ma efficaci. Il rame, per informazione, è considerato un elemento da sostituire in quanto metallo pesante non trasformabile e d’impatto in suoli, dove rimane legato e falde acquifere. Buona vita a tutti
Introduzione.
Le innovazioni tecnologiche, la scienza e gli insegnamenti del passato potrebbero garantire il buon vivere a tutti gli esseri viventi del pianeta.
Tutto questo ovviamente all’interno di una società che metta al centro la qualità della vità delle persone nel loro rapporto costante con la natura e con gli equilibri dell’ ecosistema.
Ma la società nella quale viviamo è priva di logica. Ha nelle sua fondamenta altre finalità, che mal si confanno con le necessità presenti. Il sistema capitalista, retto solo dalla logica della massimizzazione del profitto ha bisogno di una crescita costante, e per questo, ha la necessità, per rigenerarsi e sopravvivere, di cercare sempre nuove forme di sfruttamento sull’uomo e sulla natura, e di trasformare in merce ogni aspetto del nostro vivere.
L’insostenibilità sociale ed ecologica di questo sistema da una parte genera il continuo aumento delle diseguaglianze, dall’altra, necessitando di una crescita infinita, divora un pianeta dalle risorse non infinite.
Il contrasto allo stato di cose presenti deve diventare la priorità da parte di tutti coloro che vogliono costruire un futuro diverso. Per questo, ogni inziativa, sia essa politica o sociale, che si ponga l’obiettivo del superamento del sistema attuale è urgente e necessaria.
Pratiche Sociali
La costruzione di alternative diventa per questo fondamentale. Il buon vivere parte anche dalle nostre azioni e dai nostri comportamenti quotidiani. Noi per primi dovremmo smettere di essere congegni dell’ingranaggio e costruire spazi sostenibili, fuori dal mercato, e da ogni logica profitto e sfruttamento. Luoghi dove coltivare relazioni e convivialità. Dovremo modificare i nostri stili di vita, rendendoli più sostenibili e meno voraci verso il sistema del quale siamo una parte e non il tutto. Ad oggi partiamo dai due progetti agricoli che stiamo portando avanti. Dall’Uliveta della Sodera e dall’Orto di Marcovaldo.
I due progetti, diventeranno parte della nostra comunità sostenibile. Un calendario di lavori comune garantirà una maggiore integrazione nelle lavorazioni e consapevolezza tra le persone. Le tecniche usate saranno quelle dell’ agricoltura biologica, basate sulla passione, la conoscenza e la cura: Nessun uso di pesticidi , né diserbanti, né fertilizzanti chimici. Qualora la produzione sia abbondante, abbiamo in programma di trasformare parte del raccolto in conserve.
Funzionamento
Chi Siamo
Lo spazio dove proveremo a mettere in pratica queste idee e pratiche tanto semplici quanto rivoluzionarie è la Comunità Sostenibile Fòrimercato.
Comunità perchè è intorno ad un consapevole cammino comune che deve essere costruito lo spazio di azioni ,relazioni e partecipazione
Sostenibile perchè la nostra azione deve tendere verso un mondo ad impatto zero. Ed è proprio intorno al cibo, alla reazione città-campagna che possiamo avviare questo percorso verso l’ autonomia e sostenibilità alimentare.
Fòrimercato perchè questo spazio dovrà organizzarsi fuori da ogni logica di mercato. Uno spazio dove alla concorrenza si preferisce la cooperazione, dove ad ognuno dia quel che è in grado di dare e riceva quello di cui ha bisogno.
Partecipa
E’ auspicabile la nascita di un’assemblea della comuità sostenibile, nella quale verranno decisi gli aspetti pratici e operativi della gestione agricola. L’assemblea elaborerà anche percorsi formativi per avviare le persone ai lavori agricoli. La trasparenza sarà un valore fondamentale. Ogni anno verrà stilato un bilancio preventivo partecipato e un consunt
La comunità sostenibile Fòrimercato avrà come suo obiettivo principale quello di avviare le persone, che decideranno di farne parte, verso percorsi di autoproduzione e autosostegno sociale, per questo motivo, quanto prodotto, detratte le spese di gestione in capo all’associzione Rete Sociale Fòrimercato, verrà diviso in parte eque tra i partecipanti.
Nel primo anno, visto le spese che abbiamo sostenuto, proponiamo una autocontribuzione sui raccolti. La proposta potrebbe essere quella di chiedere un contributo di 3 euro a cassetta per chi ha partecipato ai lavori di autoproduzione. Se avremo un eccesso di prodotti potremmo pensare di realizzare delle cassette per gli altri i soci interessati previa contributo, che decideremo in seguito. Lo stesso discorso potrebbe essere fatto per la produzione di olio.
Si ricorda che, per poter accedere alla comunità sostenibile è necessario il tesseramento alla Rete Sociale Fòrimercato.